martedì 7 aprile 2015

Animali marini
Hai visto quanti tipi di animali vivono in mare?
Hai notato che alcuni si assomigliano mentre altri hanno forme
molto diverse tra loro? Secondo te perché? Proviamo a capirlo insieme.
Osserva attentamente questi animali e scrivi tutto quello che
riesci a notare nella forma del loro corpo, della coda e delle pinne.

Serena

CAVALLUCCIO MARINO



noelife.it

Vive in mezzo a piante marine e
alghe alle quali rimane ancorato
attorcigliando la coda: ECCO
perché ha la CODA così
particolare!

Classe: pesci
Dieta:
carnivoro
Durata media della vita in libertà:
1-5 anni circa
Dimensioni:
1,5-35 cm
Raggruppamento:
branco

Lo sapevi?
I cavalluci marini non hanno né denti né stomaco. Il cibo passa così velocemente dal loro apparato digerente che devono mangiare continuamente per rimanere vivi.


PESCE ISTRICE

Vive nelle barriere coralline e non
essendo un abile nuotatore, per
sfuggire ai predatori, si gonfia
ingoiando acqua, e rizza gli aculei
sparsi su tutto il corpo,
diventando così più grosso: ECCO
perché assume la forma di una
grossa palla spinosa!






RAZZA E SOGLIOLA
Vivono sul fondo ricoprendosi parzialmente di sabbia e sedimenti per nascondersi: ECCO perché sono PIATTI!


razza


La sogliola è un pesce piatto che vive sui fondali marini sabbiosi: è molto comune nel Mediterraneo, nel Pacifico e nel Mar del Nord. Ha corpo ovale e gli occhi sono situati sul lato destro del corpo. La parte inferiore è chiara. La parte superiore, dove si trovano gli occhi  è scura e rivolta verso l'alto. Con questa parte del corpo la sogliola si mimetizza di giorno con il fondo sabbioso, su cui rimane immobile per sfuggire ai predatori: i colori della sogliola variano molto da zona a zona e a seconda della colorazione del fondo su cui vive.
Si nutre, principalmente di notte, di molluschi, crostacei e piccoli pesci.



 PESCE SPADA

Vive in mare aperto nuotando
velocemente per cacciare altri
pesci con la sua spada: ECCO
perché ha la CODA così grande e
potente ed il MUSO così
allungato. 


  



Perche questi animali pur essendo pesci sono così diversi?
Ci sono specie diverse di pesci nel mare, per esempio i pesci piatti, come la sogliola o la razza che vivono adagiati sul fondo del mare per potersi mimetizzare: è la loro arma di difesa!
I pesci affusolati, capaci di nuotare molto velocemente come per esempio lo squalo, possono raggiungere una grande velocità.
In base all' habitat troviamo i coloratissimi pesciolini tropicali, pesci che vivono nei corsi d' acqua montani (salmone), nei laghi (la carpa e nelle grotte i pesci notturni che si nascondono di giorno ed escono in caccia di notte (murene). 
Gianluca







Classifichiamo gli animali marini 

I Molluschi


Sono animali acquatici dal corpo molle, con o senza conchiglia. 

I cefalopodi


 
I cefalopodi  hanno il corpo a forma di sacco e possono avere l'osso interno come la seppia e il calamaro.



I gasteropodi

I gasteropodi sono provvisti di una sola conchiglia generalmente ravvolta a spirale (patelle, chiocciole).
  




I lamellibranchi
 
I lamellibranchi sono provvisti di due valve.
Sono lamellibranchi le vongole, i mitili, le ostriche,
i datteri.
 




Gli echinodermi
Gli echinodermi sono un gruppo di animali marini che appartengono agli invertebrati.
Il loro nome significa “pelle spinosa”
(échinos = spinoso e  derma = pelle).
Comprendono le stelle marine,


 i ricci di mare
e i cetrioli di mare.


I Celenterati o Cnidari
Sono degli invertebrati marini. Sono chiamati anche Cnidari, dal termine greco knide che vuol dire "ortica", in riferimento alle cellule urticanti possedute da questi animali, tutti acquatici.
Il loro corpo è come un sacco, con una sola apertura, circondata da tentacoli, che funge da bocca ma serve anche per espellere il materiale non digerito.
I tentacoli servono per afferrare le prede.
Sono cnidari: le attinie, 













i coralli

 






e le meduse.

I crostacei

I crostacei sono creature acquatiche invertebrate.
Sono muniti di zampe. Il corpo molle è ricoperto da un guscio resistente chiamato carapace. Il carapace, nei crostacei più grossi, costituisce una vera e propria corazza che protegge il capo ed in parte il torace. 



I rettili marini - la tartaruga


Sono animali che si sono adattati alla vita acquatica grazie alla forma allungata del corpo ricoperto da un robusto guscio ed alla presenza di “zampe” trasformate in pinne. Alla nascita  una tartaruga è lunga circa 5 cm. La lunghezza di un esemplare adulto è di 80 – 140 cm, con un peso variabile tra i 100 ed i 160 kg. 

I pesci      

Guarda il video  pesci clicca qui

 

La metà dei vertebrati è costituita  dai pesci.
I pesci vivono nell'acqua e si spostano col movimento di pinne e coda.
Respirano l'ossigeno disciolto nell'acqua attraverso le branchie e si riproducono deponendo una gran quantità di uova nell'acqua.
Hanno il corpo affusolato e ricoperto da squame. Molti pesci si nutrono di piante, ma nelle acque ci sono anche dei temibili predatori, come lo squalo bianco che caccia utilizzando l'olfatto.  Lo squalo balena è il pesce più grande del mondo, si nutre di plancton, creature  minuscole invisibili ad occhio nudo di cui il mare
è pieno.

Le caratteristiche  dei pesci dipendono dal loro habitat di vita.
  • Pesci piatti: vivono adagiati sul fondo e hanno forma appiattita: sogliola, platessa, rombo,  limanda ecc;
  • Pesci affusolati capaci di nuotare molto agevolmente.

Struttura dei pesci

Il corpo dei pesci è composto  da 3 parti :
  • La testa
  • Il corpo centrale, ricoperto di pelle e spesso anche da squame (o più correttamente da scaglie) 
  • La coda o pinna caudale che consente il movimento dell'animale.
 Schema riassuntivo sui pesci di Serena

I PESCI




I pesci sono vertebrati, cioè animali dotati di scheletro interno. Hanno forma affusolata così possono muoversi con più facilità grazie anche al muco che diminuisce l’attrito con l’acqua. Le squame, fatte di tessuto osseo, formano un rivestimento duro ma, allo stesso tempo, flessibile: sono sovrapposte come le tegole di un tetto. Le branchie servono ai pesci per respirare. L’acqua che entra nella bocca passa nelle branchie dove l’ossigeno viene assorbito dal sangue e l’anidride carbonica passa dal sangue all’acqua. Sia le pinne che la vescica natatoria servono ai pesci per spostarsi. La vescica natatoria è come un palloncino che si gonfia e si sgonfia facilitando gli spostamenti verticali. Le pinne danno la direzione, consentono il nuoto e servono anche come freno.        
                                                                                               Alessia
  

La catena alimentare
 
Guarda il video
Plancton 3d Clicca qui!      ttps://www.youtube.com  /watch?v=FcVRpd-qqN8h

Alla base della  catena alimentare marina c'è il PLANCTON. Il plancton è l’insieme dei piccoli organismi animali e vegetali che vivono sospesi nelle acque a profondità non superiori ai 200 metri.  Essendo troppo piccoli per nuotare si lasciano trasportare dalle correnti. Parliamo di fitoplancton  (cioè l'insieme di tutti gli organismi acquatici vegetali) e di zooplancton (cioè l'insieme degli organismi animali che formano il plancton). Esso rappresenta il primo elemento della catena alimentare.

 
Al primo posto della catena alimentare troviamo alghe e piante acquatiche, i produttori, capaci di compiere la fotosintesi clorofilliana. I vegetali sono anche importanti per l’ossigenazione delle acque.
  • Al secondo posto troviamo i CONSUMATORI PRIMARI:  invertebrati, pesci erbivori, zooplancton.
    Le piante acquatiche e le alghe (fitoplancton) sono fonte di cibo per i consumatori primari come invertebrati e pesci erbivori  e da zooplancton.

  • CONSUMATORI DI SECONDO E TERZO LIVELLO

    • Lo zooplancton viene mangiato da alcuni tipi di pesci (pesci zooplanctofagi).
    • PESCI ITTOFAGI E PESCI ONNIVORI
      Pesci erbivori  e pesci zooplanctofagi sono a loro volta ali­mento dei pesci predatori  che stanno al vertice della catena alimentare. Ai pesci erbivori e predatori si aggiungono i pesci onnivori. Il ciclo si chiude con la presenza dei decomposi­tori, batteri, muffe e funghi che utilizzano i prodotti di rifiuto e le spoglie di organismi morti, trasfor­mando  la sostanza organica in sostan­ze minerali riutilizzabili dai vegetali.

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